AOC041
2015
Il patrimonio organario italiano è costellato di grandi strumenti ottocenteschi spesso manomessi e sfigurati alla fine del XIX secolo da velleitari tentativi di “riforma” praticati, nella maggior parte dei casi, da mestieranti privi di arte e di cultura organaria.
In questo contesto il monumentale organo della parrocchiale di Barge, da poco tornato all’ottimale funzionalità grazie ad un oculato restauro, rappresenta una rara e felice eccezione. Importante opera di Alessandro Collino nel 1853, dopo alcuni interventi, subisce una completa ricostruzione “a sistema moderno” nel 1896 ad opera di Francesco Vittino.
Dell’organaro centallese lo strumento conserva inalterate tutte le prerogative: precisione costruttiva, razionalità strutturale, raffinata intonazione. Da queste solide basi i recenti lavori di restauro hanno recuperato l’originaria funzionalità e consentito il ripristino di alcune unicità dell’organo Collino, una tra tutte il registro delle Trombe orizzontali in facciata, tanto care all’organaria piemontese tra fine ‘700 e inizio ‘800.